Colpo di scena per il Sistri: Commissione Territorio e Ambiente Senato dice "No" all'abolizione

La manovra correttiva di Ferragosto aveva tagliato il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti, che avrebbe dovuto partire a settembre. Alla decisione aveva fatto seguito l'indignazione di esponenti di maggioranza e opposizione, ma, nel pomeriggio, arriva il dietrofront di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica.

La Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato ha votato all’unanimità per il mantenimento del Sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti. Dopo l’abolizione decisa nell’ambito della manovra correttiva di Ferragosto, si era deciso di tornare al vecchio sistema cartaceo, che non permetteva la tracciabilità completa dei rifiuti. Alla decisione si erano opposti i rappresentati di maggioranza e opposizione, in particolare il Ministro Stefania Prestigiacomo che ha commentato la scelta come un “regalo alle ecomafie che getterebbe nell’assoluta incertezza la sorte di ingenti quantitativi di rifiuti”.

La Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato ha ritenuto che la decisione di abolire il Sistri getterebbe ombre sulla “sorte di ingenti quantitativi di rifiuti, non solo pericolosi, che pone a rischio nel nostro Paese la salute dei cittadini oltre che la tutela dell’ambiente, creando i presupposti per il perdurare di traffici illeciti legati al settore dei rifiuti”. Inoltre, a pesare sulla decisione della Commissione ci sarebbero anche timori riguardo a eventuali sanzioni europee, dovute alla mancata applicazione della normativa UE e alle azioni legali da parte dei soggetti che hanno già sostenuto i costi per adeguarsi per tempo al sistema. Il Sistri avrebbe dovuto entrare in funzione a settembre, ma, con ogni probabilità, ci sarà un ennesimo rinvio al 2012.

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